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A volte amici e clienti ci chiedono in cosa consiste il nostro lavoro. Una parte importante riguarda l’assistenza agli apparecchi, la riparazione, il ricondizionamento degli stessi, in certi casi un vero e proprio restauro. Come nel caso del rack che ci hanno consegnato di recente. Abbiamo approfittato per usarlo da spunto, per mostrare cioè come si interviene e si riporta letteralmente a nuova vita un apparecchio o, come in questo caso, un intero sistema: anche se la struttura è piuttosto semplice, si tratta di un impianto per gestire musica e chiamate microfoniche, installato dentro ad un rack per uso professionale (nello specifico in dotazione ad una piscina comunale). La richiesta era quella di mantenere le funzionalità a suo tempo fornite da PASO al committente, che realizzò pure, per l’occasione, uno specifico apparecchio in modo da soddisfare le esigenze particolari della struttura. L’impianto è del 1992 e come quasi sempre accade in questi casi non è stato trattato benissimo: troppe mani diverse a manipolarlo, spesso inesperte ed indelicate, nessuna manutenzione periodica e, dulcis in fundo, un periodo di obsolescenza e di fermo prolungato in un deposito, che ha fatto il resto. Credo che solo il fatto di chiamarsi PASO abbia permesso di riavviare il sistema e scoprire che quasi tutti gli apparecchi funzionavano ancora ! In ogni caso, il committente dovendo riaprire la stuttura e trovandosi tra le mani il sistema già allestito ci ha chiesto di sistemarlo. Quando è arrivato nel laboratorio ci siamo messi le mani nei capelli. Non tanto per l’aspetto esterno o per l’accumulo di polvere ragnatele ed altre cose (qualche topolino l’aveva scambiato per la propria toelette) quanto per le condizioni dei componenti, della strumentazione e soprattutto - e dopo 17 anni è normale - l’ossidazione impressionante dei contatti elettrici, in special modo potenziometri e commutatori, sicuramente anche a causa dell’aria satura di umidità e di vapori di cloro presenti nell’ambiente dove l’impianto si trova a funzionare. Ormai l’impegno era preso e abbiamo affrontato l’impresa, fiduciosi nel fatto che comunque, tra un gracidio, un gran soffio di fondo e rumoracci vari, quasi tutti gli apparecchi rispondevano ancora. Escluso dall’esame tecnico approfondito il lettore doppia cassetta CP-22, non interessante per il committente - comunque con le cinghiette e le pulegge di gomma devastate dal tempo, a causa delle quali sarebbe stato davvero troppo arduo ed oneroso intervenire - siamo passati alla verifica di tutti i componenti elettronici che richiedevano cure. In un primo momento sembrava che si trattasse di sostituire una decina di potenziometri e un commutatore, poi abbiamo preferito sostituirli tutti e 14 i potenziometri, più il commutatore. Ma prima ancora di arrivare a questo, abbiamo iniziato con la pulizia approfondita ed ad una vera e propria disinfestazione. Questo ha portato via parecchio tempo perchè, come si può capire dalle foto, il sistema era veramente in condizioni disperate. |
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